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Title: Critica e letteratura delle minoranze : l'esperienza Maltese
Authors: Friggieri, Oliver
Keywords: Maltese literature
Maltese language -- History
Criticism
Literary style
Literature -- History and criticism -- Congresses
Issue Date: 1982
Publisher: Citta di Maraza del Vallo
Citation: Friggieri, O. (1982). Critica e letteratura delle minoranze : l'esperienza Maltese. Il Incontro fra i Popoli del Mediterraneo, Citta di Maraza del Vallo, 3-11.
Abstract: Uno dei compiti maggiori della critica letteraria mondiale e soffermarsi accuratamente sulle opere piu importanti delle letterature principali. Alla base della scelta critica c'e spesso la demarcazione geografica che mette in rilievo alcuni paesi, e, dentro questi paesi, alcune citta centrali. I paesi, se grandi, meritano gia I'attenzione della studioso che cerca nella lora esistenza una lora inevitabile dinamica culturale di tipo determinativo. Spetta quasi automaticamente ai grandi paesi indicare quali siano Ie nuove impostazioni letterarie, quali siano i grossi nomi che fanno storia e che raccolgono intorno a lora Ie correnti, Ie tendenze che caratterizzano, anzi che formano, la novita creativa di un dato periodo. Ma ci sono tanti altri paesi che geograficamente hanno una loro intrinseca importanza ma che, per qualche ragione storico-politica, non sona considerati all'altezza degli altri. C'e una intera schiera di grandi terre non ancora conosciute se non occasional mente attraverso infortuni politici su livello nazionale e internazionale. Anche di queste grosse entita culturali c'e ancora una intera rivelazione da farsi. La loro ricchezza letteraria, come quella di altri settori dell'esperienza umana, e ancora racchiusa dentro i confini che, pur essendo larghi, non valgono niente per farle guadagnare il riconoscimento che meritano. E ci sono finalmente Ie piccole comunita la cui stessa natura e di continuo ostacolo ai loro sforzi a farsi sentire e conoscere al di fuori dei loro stretti territori. Anche qui bisogna distinguere nettamente tra almeno due diverse categorie di minoranze: quelle che sono inserite nel complesso di un largo paese che trova la sua forza unificatrice nella cultura predominante della maggioranza, e quelle che costituiscono di per se nazioni autonome, separate dal resto del mondo. Credo che sia molto importante soffermarsi attentamente sulla problematica esistenziale e culturale di questi due tipi di minoranze e, avendo capito scientificamente la lora situazione, cercare di proporre un programma, a livello continentale e inter-continentale, di coscientizzazione e pure di diffusione delle lora culture ancora sconosciute. Gia il tema mette in rilievo una specie di confronto tra due esperienze apparentemente irriconciliabili: la critica letteraria, che in se e una arte, o una scienza (come affermano gli strutturalisti) universale, che va al di la delle differenze distintive di stampo etnico e sociale, e Ie letterature regionali che, di natura, hanno uno specifico significato in quanto suggeriscono una certa autonomia piuttosto curiosa dalle correnti dei grandi centri di cultura. Da un lato c'e il critico che appartiene ad un unico mondo di evoluzione coordinata di giudizi e di metodi e che cerca costantemente di trovare un Iivello medio dal quale si parte per stabilire un autentico va lore estetico su una scala universale. D'altro canto c'e il carattere di una letteratura minoritaria, necessariamente o probabilmente introversa, provinciale, insulare , che effettivamente intuisce I'universale nel proprio particolare, identificando la limitatezza con la totalita, la piccolezza (intesa dai grandi come limite) con la stessa inconfondibile individualita.
URI: https://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/43953
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