Una critica dei romanzi di Pino Roveredo

Abstract

In questa tesi si esamineranno vari aspetti della tecnica narrativa di Pino Roveredo, una narrativa ispirata alle proprie esperienze di vita. Come commenta il critico Claudio Magris "Roveredo e arrivato alla letteratura dalla vita, una vita che ha conosciuto l'ombra, i gironi dell'autodistruzione nell'alcol, i luoghi canonici dell'emarginazione e autoemarginazione, il sottoproletario intriso di violenza [e] la discesa quasi voluta « le perdute scommesse con la solitudine, la corsa ad ostacoli presi tutti in faccia » come scrive egli stesso". Roveredo ha conosciuto la caduta e la non facile risalita da un mondo di emarginazione sociale. Le difficili esperienze vissute da Roveredo, hanno formato la sua tecnica narrativa con la quale, attraverso vari punti di vista, egli ci narra gli eventi quotidiani di una vita per niente idealizzata. Per questo motivo la vita e la narrativa di Pino Roveredo vanno esaminate in modo parallelo. Questa tesi considered, i vari punti di vista adottati nei racconti dell' autore che ci danno una visione nuova del mondo che ci circonda, gettando luce su un mondo invisibile pero reale. L'analisi della narrativa di Roveredo verra basata su tre opere principali, ognuna delle quali segna un momento importante della sua carriera. La prima e l'autobiografia intitolata 'Capriole in salita' con la quale l'autore si presenta ed entra nel mondo della letteratura. La seconda e 'Mandami a dire', una raccolta di racconti con la quale egli vince il premio Campiello 2005, momento importante nella carriera di ogni autore. La terza e 'Caracreatura' che e il primo romanzo di Roveredo scritto sotto Contratto fisso, il suo primo lavoro di scrittore ufficiale, ed e anche il libro nel quale si sente maggiormente la "Voce di donna" , adottata da Pino Roveredo.