Sulle orme italiane di Ulisse

Abstract

La profezia di Tiresia a Ulisse nell’Odissea, che parla di un ultimo, faticoso viaggio che il navigatore dovrà affrontare dopo il ritorno ad Itaca, si avvera nella storia della letteratura. Dai tempi di Omero l’eroe greco compie un plurimillenario viaggio letterario in cui subisce innumerevoli cambiamenti da autori diversi che, molte delle volte, sono lontani tra di loro, sia nel tempo che nello spazio, creando così una tradizione non solo storica, ma anche di estesa diffusione geografica. In Italia l’eroe greco ha sempre goduto di una notevolissima popolarità. Questo lavoro si focalizza sul viaggio che questo eroe intraprende nella letteratura italiana, partendo da Dante e continuando fino ai nostri giorni. L’attenzione principale della tesi è rivolta all’effetto che la tradizione letteraria e il clima culturale di ciascun epoca di cui si parla hanno sulle rappresentazioni più moderne del personaggio, da Foscolo fino al Novecento. Analizzando alcune delle varie opere letterarie italiane in cui appare l’eroe, scritte da Ugo Foscolo, Giovanni Pascoli, Gabriele d’Annunzio, Guido Gozzano, Umberto Saba, Primo Levi e Cesare Pavese, si cerca di vedere se si può parlare di un Ulisse italiano, o se le varie opere danno vita a tante rappresentazioni diverse del personaggio. Si analizza anche l’effetto che il contributo di Dante alla tradizione di Ulisse ha sulla rappresentazione più complessa ed esauriente dell’eroe greco nel secolo scorso, quella di James Joyce. Così, anche se la tesi è propensa verso la letteratura italiana, si cerca comunque di varcare i limiti della letteratura nazionale per vedere l’influenza che essa ha altrove. La lettura di questo studio non solo dà una risposta alla domanda se esiste o meno un Ulisse italiano con elementi uniformi fra gli scrittori, ma serve anche come un excursus letterario che parte dalla letteratura greca e finisce nel secolo scorso, dando così un’ampia visione dell’evoluzione della letteratura durante i secoli, fatta eccezione del periodo compreso tra il Medioevo e il Neoclassicismo. Mostrando come Ulisse riesce a sopravvivere nell’immaginario letterario, questa tesi è anche un’affermazione di come la letteratura abbia la capacità di conservare in essa anche i miti più antichi, rinnovandoli secondo il gusto e il contesto culturale in cui l’autore vive e scrive.