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dc.date.accessioned2015-12-21T15:30:29Z-
dc.date.available2015-12-21T15:30:29Z-
dc.date.issued2012-
dc.identifier.urihttps://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/7082-
dc.descriptionM.A. ITALIANen_GB
dc.description.abstractll ventesimo secolo rappresenta, per l’esistenza dell’uomo, un periodo concentrato sulla ricerca dell’avanguardia, che dà luce ad un’era di grande sviluppo che si manifesta nell’ambiente sociale, letterario ed intellettuale e che osserva accuratamente i vari espedienti di progresso del genere umano. L’era delle avanguardie si addensa nel continente europeo come centro di traffico commerciale. Sono numerose le persone che lasciano il proprio paese alla ricerca di un nuovo futuro, garante di certezze economiche e sociali. Questo flusso di persone che partono per i paesi oltre frontiera, vede autori e letterati congedarsi dalla società originaria per intraprendere un percorso di scambio di culture che li porta alla conoscenza di altri pensieri e correnti letterari che si sviluppano nel continente europeo. La scelta di passare oltre frontiera per apprendere nuove culture straniere, apre molte vie per gli autori italiani che per motivi di lavoro spesso viaggiano in Europa, incontrando nuovi correnti di pensiero. È tramite il viaggio che Italo Svevo, incontra l’irlandese James Joyce, all’ora insegnante presso la Berlitz School di Trieste, che lo sostiene durante il periodo della stesura de La Coscienza di Zeno. Svevo e Joyce discutono del progresso avviato nel settore della psicoanalisi, settore che all’epoca risalta come innovazione. Il tema della molteplicità e della doppia personalità nella psiche umana, desta maggior interesse nell’autore Italo Svevo, il quale, come accennato precedentemente, soffre della doppia identità causa della situazione politica che emargina Trieste dal territorio italiano. Ad inaugurare insieme a Svevo questa nuova fase della letteratura italiana pur provenendo da un’altra regione che pur essendo italiana vive la guerra in disparte, vi è dalla Sicilia il celebre autore Luigi Pirandello. Come Svevo, anche Pirandello trascina nella sua letteratura la vita sociale e il contesto storico della Sicilia. Le sue parole riflettono il racchiuso mondo siculo in cui nulla passa inosservato e quindi messo sotto il giudizio della società. Viene riflessa anche l’immagine di una Sicilia che da una parte è costretta al mutamento per via del progresso industriale ma che da un’altra lo nega per mantenere i propri valori culturali del proprio mondo agricolo.en_GB
dc.language.isoiten_GB
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccessen_GB
dc.subjectItalian literatureen_GB
dc.subjectSelf in literatureen_GB
dc.subjectPsychoanalysis in literatureen_GB
dc.titleMolteplicità, scissione e crisi dell’io nella letteratura Italianaen_GB
dc.typemasterThesisen_GB
dc.rights.holderThe copyright of this work belongs to the author(s)/publisher. The rights of this work are as defined by the appropriate Copyright Legislation or as modified by any successive legislation. Users may access this work and can make use of the information contained in accordance with the Copyright Legislation provided that the author must be properly acknowledged. Further distribution or reproduction in any format is prohibited without the prior permission of the copyright holder.en_GB
dc.publisher.institutionUniversity of Maltaen_GB
dc.publisher.departmentFaculty of Arts. Department of Italianen_GB
dc.description.reviewedN/Aen_GB
dc.contributor.creatorMusumeci, Priscilla Denise (2012)-
Appears in Collections:Dissertations - FacArtIta - 2012

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