Io non ho paura : dallo scritto allo schermo

Abstract

La mafia e la criminalità organizzata: un argomento doloroso per molti che sono stati sfiorati dalla sua scia di distruzione, di sofferenza, ma anche un soggetto al quale molti artisti, cinematografi, ed autori si sono inspirati, creando un genere artistico intramontabile. Con la corrente del neo-realismo, l'espressione di questo tema, tramite film e libri, inizia rapidamente a divulgarsi in tutto il globo. Molti di questi film e libri sono diventati dei classici come Il Gattopardo, romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1955), film di Luchino Visconti (1962), Il Padrino scritto da Mario Puzo (1969) e i tre film di Francis Ford Coppola (1972, 1974, 1990 rispettivamente) e II Giorno della Civetta scritto da Leonardo Sciascia (1961) con Damiano Damiani che lo ha portato al grande schermo (1967). Questo tema è anche stato usato per film comici come I Due Mafiosi Contra Goldginger di Giorgio C. Simonelli, Johnny Stecchino (1991) del grande Benigni e più recentemente Shark Tale (2004), film animato della Disney. Questo tema ci porta a scoprire un libro del 2001 scritto da Niccolò Ammaniti intitolato lo non ho paura: l'autore ci porta a scoprire il mondo criminale da un diverso punto di vista, quello dei bambini. Gabriele Salvatores successivamente nel 2003 realizza un film basato su questo libro, un capolavoro pieno di emozione.