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https://www.um.edu.mt/library/oar/handle/123456789/91142
Title: | Medianità mediatica : occulto e femminismo in ‘Una donna con tre anime’ di Rosa Rosà |
Authors: | Borg, Tiziana (2021) |
Keywords: | Arnaldi, Edyth, 1884-1978. Donna con tre anime -- Criticism and interpretation Italian fiction -- 20th century Futurism (Literary movement) -- Italy Scientism in literature Occultism in literature Feminism in literature |
Issue Date: | 2021 |
Citation: | Borg, T. (2021). Medianità mediatica: occulto e femminismo in ‘Una donna con tre anime’ di Rosa Rosà (Master's dissertation). |
Abstract: | Il futurismo italiano è tanto influenzato dagli sviluppi delle più o meno nuove tecnologie mediatiche quanto da altre forme di comunicazione più arcane, che vanno dai cosiddetti fenomeni medianici, perlopiù manifestati nelle sedute spiritiche, agli insegnamenti teosofici e di altre correnti dell’occultismo. L’influenza esoterica è profondamente marcata all’interno del gruppo fiorentino legato alla rivista L’Italia futurista, a cui contribuisce un numero significativo di donne, tra cui Rosa Rosà, un’artista viennese trapiantata in Italia. Il primo romanzo futurista di Rosà, Una donna con tre anime (1918), coniuga metapsichica e scienza perturbante con la questione femminile, argomento già affrontato dalla scrittrice con una serie di vivaci articoli polemici. La mite e scialba protagonista del romanzo è la casuale e ignara vittima di uno strano evento elettromagnetico, che le fa incontrollatamente esibire tre nuove “anime” distinte, prefigurazioni della donna del futuro. La presente tesi si concentra sulla rappresentazione della protagonista come “medium”, cioè sia come strumento di divulgazione sia come donna dotata di poteri medianici. Si cerca di fornire un’interpretazione complessiva delle tre metamorfosi, alla luce dei coevi insegnamenti e branche esoterici (con particolare attenzione al mesmerismo, allo spiritismo, alla teosofia e all’antroposofia), ma anche delle teorie e degli studi filosoficoantropologici sulla donna e il suo presunto ruolo sociale. Ci si sofferma altresì sul ritratto che Rosà dà dello scienziato, come figura al confine tra scienza tradizionale ed esplorazione dell’ignoto, e sulle ambiguità del finale dell’opera che pare mettere in discussione il rapporto uomo-donna, nonché quello tra scientismo e occultismo. |
Description: | M.A.(Melit.) |
URI: | https://www.um.edu.mt/library/oar/handle/123456789/91142 |
Appears in Collections: | Dissertations - FacArt - 2021 Dissertations - FacArtIta - 2021 |
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