Siciliani illustri a Malta : (Cagliostro, Crispi, Settimo, Pirandello, Sciascia)

Abstract

Le style est l'homme meme. L'uomo si manifesta nel suo modo di comportarsi, e questo a sua volta plasma l'uomo. Ha ragione De Buffon: l'uomo non è che il suo stile. Quelli che conoscono Carlo Liberto sanno che lui è la gentilezza in persona, l'amicizia (in senso ciceroniano) incarnata, un appassionato uomo di cultura, un autentico «Siciliano di Malta» (come ebbe a definirlo, scherzosamente nia non troppo, Leonardo Sciascia). Ha la passione del collezionista, temperata da quella del giornalista. Custodisce nella sua casa di Berna mappe, stampe e libri antichi riguardanti Malta e Gozo. È nato a La Valletta nel 1914. Fu costretto a lasciare l'Isola nel 1940. Si laureò in Sèienze Politiche a Roma con una tesi su «Malta durànte il periodo napoleonico». Quale funzionario presso il Ministero italiano degli Affari Esteri, ricoprì incarichi a Roma, Istanbul e soprattutto a Berna, dove si prodigò a favore degli immigrati italiani. Oltre a collaborare a giornali e riviste, ha scritto bellissime poesie, ha pubblicato due volumetti di squisiti aforismi, ha dipinto e dipinge quadri «di magica luce e di genuina liricità» (come ebbe ad osservare un critico).