La disabilità e la sessualità : riscrivere le narrazioni della vulnerabilità

Abstract

Le persone disabili sono tipicamente percepite come intrinsecamente vulnerabili. La narrazione della vulnerabilità ruota attorno a una miriade di presupposti abili. L’abilismo è stato definito come «idee, pratiche, istituzioni e relazioni sociali che presuppongono l’essere abile e, così facendo, costruiscono le persone con disabilità come “altri” emarginati ... e in gran parte invisibili.» L’abilismo privilegia una prospettiva non disabile e promuove un trattamento inferiore e diseguale delle persone disabili. Di conseguenza, tali presupposti associano le persone disabili all’impotenza, alla dipendenza, alla passività e persino al vittimismo. L’etichetta di vulnerabilità, applicata automaticamente alle persone disabili, rafforza le ipotesi di incompetenza, comprese quelle relative alla sessualità.